Anna Trapasso, in arte Nannì, nasce a Vibo Valentia ma successivamente si trasferisce a Milano, dove vive ed opera. Convive, sin da bambina, con una forte passione per la pittura, ma comincia a coltivarla in maniera costante solo dagli anni 2000. Il repertorio artistico di Nannì e dominato da raffigurazioni di paesaggi e da rate citazioni di arte sacra. Scorci marittimi, vedute architettoniche, didascalie naturalistiche e scenari campestri vengono indagati e trasposti su tela attraverso la potenza costruttrice del colore.
La drammaticità di alcuni diponti, la cui gamma cromatica tocca nouances espressioniste, sfocia a volte nell’astrazione. La Natura e il suo fascino arcano e silente che si sprigiona nella potenza del mare o nella maestosità di una montagna o ancora nella freschezza di un campo fiorito, vengono studiati e riportati su tela arricchiti di un sentimento individuale e soggettivo. Dolce declivio e Forma fluente sono due opere che trovano un forte riscontro stilistico nei romantici e rarefatti paesaggi di William Turner; capaci di suscitare quel contrastante sentimento del “sublime”, fatto di paura e attrazione, di stupore e sgomento, che l’uomo che luomo prova di fornte alla grandezza della natura.
Anna Trapasso crea effetti luministici e cromatici connotati da grande valore espressivo, sconfinando a volte nell’astrattismo, come Le luci dell’autunno: pennellate istintive enucleano tutti i caldi toni autunnali, dal verde, al giallo, al marrone, all’arancio fino al rossiccio. Il riferimento alla figurazione è quasi totalmente assente, ma le macchie di colore sono disposte e costruite in modo da suggerire al fruitore dell’opera un tappeto di foglie autunnali.